lunedì 15 luglio 2013

COMPOUNDEAD "cutting your certainty" cdr new review!

Procedono pancia a terra, Mara e Truculentboy, lontani mille miglia, da ogni hype effimero del momento.
In solitudine esasperata/glaciale.
“Cutting Your Certainty”, son due distese vetroso/frastagliate ed un urto organizzato.
Esplorazioni radianti, condotte sul fondo di un abisso, dove la luce che filtra, è riverbero accecante.
La temperatura, ben oltre la sopportazione fisica.
Un ispirato eternal feedback, figlio dell'attimo che precede lo squasso Like Rats (Godflesh).
O l'attesa dell'urlo su nastro dei Contropotere (“É Arrivato Ah Pook”).
Hardcore, quanto il miglior John Duncan.
Il digitale terrestre, ci ha tolto il piacere di un bel televisore fuori sintonia (in paranoia dura fuori orario).
E Sheffield, più o meno, è preistoria.
Non importa.
Aftermath, son contattate, mugolamenti e strattoni di basse frequenze, la Vandal-X ideale, per queste giornate infinite, d'italica merda collettiva.
Ruggine che attacca un gancio tintinnante nel vuoto.
Cercateli ed organizzateli.
Datemi retta.
KATHODIK by Marco Carcasi
http://www.kathodik.it/modules.php?name=Reviews&rop=showcontent&id=5405

venerdì 22 febbraio 2013

COMPOUNDEAD "cutting your certainty" cdr new reviews!

This drone record is all about the textures and your feeling on this is how you feel about textures. For me the first two tracks are subtle, gorgeous collections of tones and grinding textures. Maybe there is some bass in there, maybe some synths but it's very well done. The third track is a little over the top and doesn't work quite as well for me but it;s still pretty good. It just doesn't feel enough like either a compliment or a contrast to the other tracks. it feels like a different project all together. Still not bad.
It's simply put together but it's quite nice. I am all about the black and white layouts and this is another one from Sincope that works pretty well. Visually it utilizes textures as well and in that was it works. Simple use of helvetica in a vey loose grid. Maybe the text could be tighter in it's grid but I still think it's pretty solid.
DEAD FORMATS by Demian Johnston
http://devdformats.blogspot.it/2013/02/compoundead-cutting-your-certainty-cdr.html

Texture di grigi su nero sgranate, attraversate da linee e graffi, sporcate da macchie circolari. Cutting Your Certainty potremmo recensirlo semplicemente guardando la grafica, tanta è la corrispondenza fra contenitore e contenuto. Compoundead, duo di casa presso l'etichetta, arriva alla decima uscita, fra pubblicazioni in proprio e split, e continua imperterrito la sua marcia attraverso il rumore, probabilmente ben conscio di quanto il perseverare, soprattutto in questi casi, sia diabolico.
Della parte visiva già abbiamo detto, passiamo al suono: sono 25 minuti di ambient noise che trasuda nichilismo, o ancora meglio, assenza di umanità. Le frequenze basse e granulose scorrono senza  dare riferimenti, informi, senza preoccuparsi di descrivere o ambientare alcunché: intorno è solo nebbia, densa e sporca, attraverso cui ci giungono echi di ciò che ci circonda, ma che non possiamo vedere né capire a che distanza si trovino. Fuor di metafora, nel flusso di rumore analogico che attraversa tutto l'album, emergono di tanto in tanto residui di musica industriale consumata dal tempo e frammenti harsh noise, che nell'insieme vanno a comporre una lenta marcia funebre dai toni soffusi, come un malessere strisciante ma non per questo meno presente. Solo nella conclusiva Aftermath il rumore prevalere dando al brano forme post industrial, come se tutte le scorie accumulate nel corso del disco si fossero ammassate alla fine. E vista l'aria pesante che finora si era respirata, anche del massimalismo noise ci appare, tutto sommato, liberatorio.
SODAPOP by Emiliano Zanotti
http://www.sodapop.it/rbrth/reviews/1694-compoundead-cutting-your-certainty-sincope-2012.html

Dei Compoundead, ovvero Mara e Truculentboy, abbiamo già avuto modo di occuparci in occasione dello split con Panda, al cui interno il duo presenziava con una registrazione ripresa da un live del 2009. Fa, pertanto, piacere avere oggi a disposizione una nuova uscita per poter constatare lo stato di salute del progetto, nonché il suo effettivo raggio di azione tra le mura di uno studio. L’impianto generale resta quello di un industrial-noise minimale e crepitante, in cui le interferenze sonore e i brusii accompagnano l’ascoltatore all’interno di un paesaggio in cui al senso di desolazione si affianca un disagio crescente, quasi uno stato fisico di instabilità. Ugualmente, resta invariato l’approccio punk scarno e volutamente di pancia, accomunabile a quello ricercato nelle sue uscite rumorose da un altro nome dal background similare, i Bastard Noise, con la cui ultima fatica Galactic Sanitarium si riscontrano – per lo meno nelle prime due tracce – vari punti di contatto a livello procedurale. Alla fine, con “Aftermath”, le prospettive mutano e il minimalismo viene sostituito da una maggiore esposizione dei disturbi sonori su cui si regge il tutto, quasi si volesse radicalizzare lo scontro e riportare la formula dei Compoundead alla sua matrice hardcore. Non più quindi impressioni sullo sfondo, ma veri e propri primi piani dell’elettricità caotica che si libera dalle macchine/strumenti, in un’orgia di layer sovrapposti e confliggenti senza schema apparente. Ciò che, a questo punto, manca per affondare il colpo fino all’elsa è la scelta di un componente peculiare, di una propria firma stilistica che contraddistingua la scrittura e la renda immediatamente riconducibile ai suoi autori. Fino a qui tutto bene…
THE NEW NOISE by Michele Giorgi
http://www.thenewnoise.it/compoundead-cutting-certainty

domenica 13 gennaio 2013

mercoledì 9 gennaio 2013

COMPOUNDEAD cutting your certainty cdr reviews

Compoundead is a 'noise drone experimental duo from Italy', being Mara and Truculentboy, and no instruments are mentioned on the cover of this release. Lots of electronics no doubt, a bunch of effects on the side, and maybe no instruments, but for all I know there is a guitar or two lying around, or even some sort of synthesizer. But it's all a bit shady, I think, and also it may not matter than much I think. The sound of Compoundead is in 'Aftermath', the final piece, quite distorted, blown down by its weight, but in the other two pieces, which are lengthier, we have a more New Zealand like influence in their sound: gritty lo-fi rumbling on electronics, not the best of recordings, but certainly add an extra quality to their sound. It's all in these two somewhat longer pieces that we have this great lo-fi psychedelic sound which meanders about, in the finest tradition of say Sandoz Lab Technicians or Omit. This is what I like a lot!
Vital Weekly 861 by FdW
http://www.vitalweekly.net/861.html


Vecchie conoscenze sul versate più ostico del noise-sound italiano. La Sincope records se ne esce con un bel gruppetto di produzioni tra cui segnaliamo il progetto di casa Compoundead, già passato da queste parti. Un cd-r con tre tracce con l’apertura affidata a Cutting Your Certainty, un quarto d’ora di sfrigolii di attrezzature elettroniche in collasso e stasi elettrostatica cattiva come non mai. A seguire Absence si muove sulla falsariga dell’opener tra inquietanti borbotti di synth andati a male e reminiscenze alla Nate Young. Infine la chiosa affidata ad una Aftermath che addensa tutta l’elettricità trattenuta in precedenza per rilasciarla sotto forma di noise a testa in giù, alla maniera dei Dead C.

Sentireascoltare/Gimme Some Inches #33 by Stefano Pifferi
sentireascoltare.com/rubriche/33/